In questo blog credo che archivierò un pò di tutto da miei disegni a pensieri svalvolati e no (anche se questi ultimi saranno in minor numero!) Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.

12 dicembre 2006

Notizia dagli USA

Riporto una notizia che ho letto or ora su yahoo e che mi sembrava già di aver sentito da qualche parte, e che avevo messo nel dimenticatoio come spesso mi accade... eccovela:

"E' stato sperimentato negli Stati Uniti il primo condom molecolare contro l'Aids a disposizione delle donne: e' un liquido che una volta introdotto nella vagina diventa un gel, per tornare allo stato liquido una volta a contatto con il liquido seminale, liberando un farmaco antivirale . Lo ha messo a punto l'universita' dello Utah, che lo descrive nell'edizione on line del Journal of Pharmaceutical Sciences. Il "condom intelligente", come lo chiamano i ricercatori, é stato finora sperimentato solo in laboratorio e saranno ancora necessari cinque anni di studio prima di arrivare alla sperimentazione sull'uomo, piu' altri cinque per la commercializzazione. A differenza dei microbicidi in fase di sperimentazione, attivi soltanto per qualche ora, il condom molecolare puo' essere applicato una volta al giorno, o perfino una volta al mese. Per il responsabile dello studio, il bioingegnere Patrick Kiser, "la speranza di questa tecnologia é proteggere le donne e i neonati dal virus dell'Aids". E' un nuovo capitolo dello sforzo di ricerca in corso da tempo per sviluppare microbicidi liberati da sostanze come gel, diaframmi o creme tesi a evitare l'infezione. Indicati dagli esperti di Aids di tutto il mondo come prioritari nelle piu' recenti strategie di prevenzione e attesi non prima di quattro anni, i microbicidi sembrano essere al momento anche l'unica arma della prevenzione che possa essere autonomamente utilizzata dalle donne, soprattutto nelle culture nelle quali l'uso del profilattico maschile e' un tabu'. Nel mondo sono allo studio almeno 16 tipi di microbicida e sono in corso test su migliaia di donne, soprattutto in Africa, ma nessuno di essi ha ancora completato l'iter per l'approvazione da parte degli enti governativi per il controllo dei farmaci. (ANSA)"

 
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